Pubblicato il 18 Ottobre 2012
Le conseguenze dell'uccisione dell'ambasciatore J. Christopher Stevens e
di tre funzionari nell'attacco all'ambasciata Usa a Bengasi non si sono
fatte attendere.
Secondo un memorandum interno del Dipartimento di Stato, datato 8 settembre, afferma il New York Times,
gli Stati Uniti sarebbero intenzionati ad addestrare una forza di elite
libica di circa cinquecento uomini, specializzata in operazioni
anti-terrorismo contro gli integralisti islamici, utilizzando 8 milioni
di dollari inizialmente destinati ad operazioni delle forze
anti-terrorismo Usa in Pakistan. Saranno infatti gli uomini delle Forze
Speciali americane a farsi carico dell'addestramento di questa unità,
come già hanno fatto in Pakistan e nello Yemen.
Sono misure che
dimostrano il livello di polverizzazione del tessuto socio-politico
libico dopo la campagna anti-Gheddafi voluta dal presidente francese
Sarkozy, che lascia il Paese nordafricano in una condizione di
non-Stato, della quale ovviamente possono approfittare tutte le forze
interessate a destabilizzare da un lato il mondo arabo-musulmano e
dall'altro l'Africa centro-settentrionale.
La questione è di
rilevante importanza per l'Italia, dato che le forze Usa di stanza nel
nostro Paese vengono proprio in questi mesi riorganizzate appositamente
per il teatro africano. Lo dimostrano le notizie sulla creazione, nella
sede dell'ex Pluto Site di Longare presso Vicenza, dove
dovrebbe sorgere un centro di addestramento simulato inter-forze gestito
proprio dall'U.S. Army Africa, la componente terrestre dello U.S. Africom, il comando strategico nordamericano che da pochi anni ha "preso in carico" le operazioni nel continente africano.
A
Longare è di stanza, fra l'altro, la 173a brigata aviotrasportata Usa,
unità altamente specializzata Usa, con un curriculum di tutto rispetto
nella II Guerra Mondiale e in Vietnam, ricostituita nel 2000, nella fase
delle riorganizzazione dell'apparato bellico americano seguito alla
nuova strategia di impegno diretto in Medio Oriente, dove infatti la
brigata è stata impiegata, in Iraq nel 2003 e in Afghanistan dal 2005 al
2010, nella campagna Enduring Freedom.
Non si può nemmeno
escludere, vista la fama lusinghiera di cui godono a livello
internazionale, che in questo lavoro sia coinvolto anche il COESPU, il
centro d'eccellenza per le forze di polizia estere creato dall'Arma dei
Carabinieri a Vicenza, nella Caserma "Chinotto".
fonte:clarissa.
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